Pasta a la carrittera

Curiosa la nascita dei nomi, delle cose. Mi piace immaginare che l’idea della pasta a la carritterra fosse un buon escamotage vintage per i carrettieri che si facevano preparare una schiscia da portare, appunto, nei viaggi in carretto con ingredienti buoni, come che siano.

Si tratta di una pasta fredda, in cui tutti gli ingredienti vengono mischiati tra loro e passano una notte insieme prima di incontrare madama pasta.

In un’insalatiera sminuzzate dei pomodori maturi, senza semi; aggiungete dell’olio evo, dell’aglio (in teoria dovrebbe essere tritato ma se lo spellate e lo mettete intero per toglierlo successivamente, va bene lo stesso), peperoncino q.b. e cinque foglie di basilico grandi.

Coprite l’insalatiera con tutti gli ingredienti e lasciateli riposare una notte intera.

Il giorno dopo scegliete se farvi affascinare di più da biondi spaghetti o veraci rigatoni.

Condite con una manciata di parmigiano a scaglie.

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